L'Eremo sulla cima del Cilento.
Costruito sulla cima del Monte Gelbison, a 1705 sul livello del mare, il Santuario della Madonna del Sacro Monte di Novi Velia offre una meravigliosa vista a volo d’uccello sul Vallo di Diano e sul Golfo di Salerno.
Storia
Il santuario mariano sorse probabilmente nel X o XI secolo ad opera di monaci basiliani italo-greci, che lo edificarono sulle spoglie di un più antico tempio pagano costruito dalla popolazione preromana degli Enotri.
In seguito, il sito religioso divenne prima proprietà del Vescovo di Capaccio e poi della potente famiglia dei Marzano, che lo concesse ai monaci celestini di Novi. Alla soppressione dell’Ordine dei Celestini nel XVIII secolo, il santuario tornò in possesso del Vescovo di Capaccio.
Meta di pellegrinaggi sin dal ‘300, il santuario è ancora adibito a questo uso, ed è raggiungibile tramite diversi sentieri che si inerpicano su per il monte. Secondo il culto popolare, sia il santurario sia il cammino che vi conduce contano diversi punti nei quali si sarebbero verificate delle apparizioni mariane.
Da un punto di vista architettonico, il santuario conta tre navate divise da colonne di pietra che sorreggono una botte decorata con affreschi. All'interno del presbitero si ritrovano invece delle pregevoli statue di legno, tra cui una raffigurante una Vergine con Bambino.