La capitale mondiale della Dieta Mediterranea
Secondo il suo ideatore, l’archeologo Huges de Vareine, se il Museo tradizionale si compone fondamentalmente di tre elementi, ovvero collezione, immobile e visitatori, un Museo diffuso, o Ecomuseo, si fonda su tre assi molto diversi e cioè il patrimonio, il territorio e la comunità. La valorizzazione di questi tre aspetti è l’obiettivo posto alla base dell’Ecomuseo di Pollica, che si offre ai suoi visitatori in qualità di strumento ideale a collegare tutti gli aspetti, materiali e immateriali, di una straordinaria cultura ambientale, culinaria e tradizionale come quella del Cilento.
Storia del Museo
Aperto nel 1998 e gestito da Legambiente insieme al Museo Vivo del Mare, con il quale condivide la sede del Palazzo Vinciprova, a ridosso della spiaggia di Pioppi, nel Comune di Pollica, il Museo Vivente della Dieta Mediterranea, propone eventi, laboratori e seminari che vanno comporre un Ecomuseo diffuso su tutto il territorio del Cilento.
Patrimonio
Il museo offre 6 sale espositive dedicate alla storia della dieta mediterranea e allo stile di vita che essa offre e rappresenta. Il percorso espositivo affronta i tre aspetti principali di questa dieta: quello del Piacere, legato alla bontà dei cibi; quello del Benessere fisico, ottenuto grazie a questo regime alimentare; e quello della Cultura, che si esemplifica in un viaggio storico-antropologico nelle tradizioni alimentari del Cilento.
All’interno del museo è anche possibile visitare la biblioteca personale del dr. Ancel Keys, epidemiologo statunitense scopritore del nesso diretto tra regime alimentare e patologie cardiovascolari. Padre della Dieta Mediterranea, Keys visse per oltre 40 anni proprio a Pioppi, un legame che poi i suoi eredi vollero rafforzare donando la sua vasta collezione libraria al Museo della Dieta Mediterranea.