Un luogo denso di storia
Il Museo archeologico nazionale dell’antica Capua, inaugurato nel 1995, si fonda su uno dei depositi storici più densi della città. È ospitato in un edificio ottocentesco che ingloba la torre medioevale di Sant’Erasmo, in cui nacque Roberto d’Angiò, a sua volta costruita sui resti del Capitolium. Il complesso ottocentesco, impostato sulla Scuderia Reale, nel 1864 divenne sede dell’Istituto di Incremento Ippico, definitivamente dismesso nel 1980.
Il complesso museale, con corte centrale e giardino, dispone di ampi spazi dedicati ad esposizioni temporanee con sale conferenze, depositi per la conservazione e il restauro dei materiali archeologici e un ambiente dedicato alla ludoteca museale. Dal dicembre 2014 il Ministero della Cultura gestisce l’Anfiteatro tramite il Polo museale della Campania, poi divenuto Direzione regionale Musei nazionali della Campania nel dicembre 2019. Dal 2016 il circuito museale comprende, oltre all’Anfiteatro di età imperiale anche i resti dell’Anfiteatro repubblicano, il Museo dei gladiatori, il Museo archeologico nazionale dell’antica Capua, l’area archeologica e il Mitreo.
Patrimonio
Nel Museo archeologico nazionale dell’antica Capua sono esposti i materiali rimessi in luce nel corso degli scavi effettuati nella seconda metà del XX secolo in quello che fu il territorio di Capua. Nelle prime dieci sale sono esposti materiali dal X al I secolo a.C., fino alla decadenza della città nel IX secolo d.C. Il percorso museale si snoda attraverso l’Età del Bronzo (tra il XVI ed il XIV secolo a.C.), l’Età del Ferro (IX ed il VII secolo a.C.), la cultura etrusca, il periodo di assorbimento di modelli culturali greci e l’affermarsi dei Sanniti sugli Etruschi. Nel 2022 è stata inaugurato un nuovo percorso museale, realizzato con la mostra permanente dal titolo “I Segni del Paesaggio: L’Appia e Capua”, che segna l’avvio della sezione romana del Museo. La mostra espone 100 opere conservate dalla metà del secolo scorso e, in alcuni casi anche dall’inizio del secolo, molte delle quali mai esposte prima e presentate al pubblico per la prima volta: ritratti e imponenti statue in marmo, sculture, affreschi, pavimenti musivi, sepolture, cippi miliari e iscrizioni che rappresentano i testimoni parlanti dell’Appia lungo il suo cammino nella Capua romana.