Al confine tra Sannio e Campania, i resti di una città sprofondata
A lungo in lotta contro Roma, l'antica e fiera Allifae fu distrutta durante le guerre sannitiche tra la metà del IV e l'inizio del III secolo a.C., sprofondando nell'oblio per centinaia di anni. Oggi, il Museo Archeologico ad essa dedicato riporta questa città alla sua gloria di un tempo, offrendo ai suoi visitatori uno straordinario tuffo nella multiforme Italia pre-romana.
Storia
Inaugurato nel 2004 all’interno di un edificio comunale nei pressi del centro storico di Alife. Custodisce nel sottosuolo i resti di una colonia romana.
Il Museo Archeologico dell'Antica Allifae ha l’obiettivo di illustrare la storia e la cultura delle popolazioni che abitarono nell’antichità il territorio del Matese-Casertano, in origine parte del Sannio e poi inserito nella regio I augustea (Latium et Campania).
Patrimonio
Nel Museo sono oggi raccolte le testimonianze relative alle varie fasi di occupazione umana nella zona, in particolare relative alla preistoria ed all’epoca preromana. L’allestimento consiste nell’esposizione, in un’ampia sala, di numerosi reperti (armi e strumenti litici, vasellame ceramico e vitreo, oggetti in metallo) distinti per contesti cronologici e/o territoriali (monte Cila, Roccavecchia di Pratella, materiali provenienti da necropoli).
In fondo alla sala è esposto anche parte di un affresco proveniente da una domus romana lungo il decumanus maximus della città antica, esplorata agli inizi degli anni Novanta del XX secolo. In una sala sottostante sono stati collocati anche frammenti di pavimenti a mosaico con decorazioni geometriche bianco-nere databili tra il I secolo a.C. ed il I secolo d.C. Questi reperti costituiscono altrettante testimonianze della fase romana della colonia, che insieme alle sculture, alle iscrizioni e ad altri oggetti, saranno inseriti nella sezione relativa al periodo romano nel progetto di ampliamento del museo.
Si prevede una risistemazione degli importanti documenti, soprattutto epigrafici e scultorei di età romana, ma anche sannitica e medioevale, conservati nell’ex convento di San Domenico a Piedimonte Matese.
L’istituzione ad Alife di un Museo archeologico rientra in un piano globale per la creazione di una rete di musei territoriali, intesi a valorizzare il patrimonio storico-archeologico ed a rivitalizzare significativi centri della Campania interna.