Castel Sant’Elmo domina Napoli sul punto più alto della collina del Vomero, uno dei panorami più spettacolari sulla città e sul golfo. In origine castello medievale, fu riedificato nel XVI secolo. Oggi, col Museo del Novecento, è un luogo di dialogo tra arti, discipline e culture diverse.
Scopri questo luogo suggestivo con Experience 360°, una nuova modalità immersiva per ammirare la fortezza all'interno e all'esterno e visitarla interamente in modalità virtuale.
Leggi di piùSorto sulle spoglie crollate di una preesistente residenza fortificata voluta dagli Angioni, il Forte di Sant’Ermo e poi Sant’Elmo fu progettato da Pedro Luis Escrivà, ingegnere militare di Valencia, su ordine Don Pedro de Toledo, viceré dal 1532 al 1553. La costruzione dell’attuale edificio ebbe inizio nel 1537 e terminò nel 1547, ma un’esplosione distrusse molti degli edifici sulla Piazza d’Armi, che furono nuovamente ricostruiti tra il 1599 e il 1610. Nel bel mezzo della rivolta di Masaniello nel 1647 e dei moti rivoluzionari del 1648, il viceré Duca d’Arcos si rifugiò nel castello per sfuggire alla rabbia del popolo. Sant’Elmo fu anche il centro della rivoluzione del 1799, che portò alla proclamazione della breve Prima Repubblica Napoletana da parte di alcuni intellettuali ispirati dagli ideali della Rivoluzione Francese. Utilizzata come carcere nel corso dell’Ottocento e della prima metà del Novecento, la fortezza passò dal Demanio Militare alla Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici dopo un’imponente opera di restauro nel 1976.
Oggi il castello è sede del Polo Museale della Campania e, dal 2010, del Museo del Novecento, ubicato negli ambienti del carcere alto sulla Piazza d’Armi.