Un luogo antico, di pace e silenzio
L'antico borgo fortificato di Terra Murata, arroccato sul punto più alto dell’isola, a picco sul mare, offre un panorama unico e mozzafiato su tutto il golfo di Napoli, oltre che un centro culturale di altissimo valore storico.
Storia
Durante l'età medievale, l'insediamento "diffuso" di epoca romana fu sostituito dallo stanziamento in un borgo fortificato sul promontorio della "Terra", chiamato poi Terra Casata e infine Terra Murata.
Divenuta, nel 1529, feudo della famiglia dei d'Avalos, fedele all'Imperatore Carlo V, Procida continuò a subire, come nei secoli passati, le scorrerie dei pirati saraceni, ulteriormente accentuate dalla lotta tra Ottomani e Spagnoli. Testimonianze di questo periodo sono le torri di avvistamento, una seconda cinta muraria attorno a Terra Murata, inizio della costruzione del Castello D'Avalos, in seguito divenuto Palazzo Reale e poi cittadella carceraria dal 1830 al 1988.
Al XI secolo risale invece la fondazione dell‘Abbazia benedettina di San Michele Arcangelo, distrutta e ricostruita più volte nel corso dei secoli, e la cui struttura odierna è del Cinquecento.
Patrimonio
Il borgo di Terra Murata offre diversi punti d'interesse, come l’Abbazia di San Michele Arcangelo, il Palazzo d'Avalos, la Chiesa sconsacrata Santa Margherita Nuova e il Museo Casa di Graziella.
Tra gli edifici di culto più prestigiosi e ricchi del Sud Italia, l’Abbazia di San Michele Arcangelo offre un percorso museale che si articola tra una biblioteca di testi risalenti al XVI secolo e diverse opere degne di nota, come un dipinto raffigurante San Michele che sconfigge Satana e un presepe permanente composto da antichi pastori in legno e terracotta, afferenti alla scuola napoletana del XVIII secolo. Nei sotterranei dell'Abbazia, anch'essa visitabili, è custodito un affascinante ossario-necropoli dotato di un ambulacro d’interro e di mummificazione.
Quanto al complesso Monumentale del Palazzo, esso è costituito dal Palazzo d'Avalos, dal Cortile, dalla Caserma delle guardie, dall’Edificio delle Celle singole, dall'Edificio dei veterani, dalla Medicheria, dalla Casa del Direttore e dal tenimento agricolo Spianata.
Oltre all'intrinseco valore storico-architettonico, il complesso offre anche, dato il suo secolare impiego come colonia penale, un'importante testimonianza della storia politica, militare e urbanistica dell’isola di Procida.
Altra tappa di grande interesse all'interno del borgo di Terra Murata è la Chiesa, oggi sconsacrata, detta di Santa Margherita Nuova, sviluppatosi sui resti dell’antico Cenobio di S. Margherita Vecchia alla Chiaolella. Un luogo di straordinaria suggestione paesaggistica, attualmente sede di mostre ed eventi culturali.
Situato al secondo piano del Palazzo della cultura (Ex conservatorio delle orfane), vi è poi un museo dedicato ed ispirato al romanzo "Graziella", ambientato a Procida e scritto da Alphonse De Lamartine, autore francese che soggiornò sull'isola dal 1811.