Le essenze e i sapori del Cilento
Terra ricca di tradizioni agricole ed artigianali, il Cilento può essere considerato la culla del modello nutrizionale conosciuto come “dieta mediterranea”, che infatti fu sintetizzata e studiata dal fisiologo statunitense Ancel Keys (1904–2004) proprio a Pioppi, un villaggio di pescatori del comune di Pollica, nel cuore del basso Cilento. Riconosciuta come bene protetto UNESCO, la dieta mediterranea è stata poi inclusa, nel 2020, nella lista dei Patrimoni orali e immateriali dell’umanità.
L'intensa attività artigianale cilentana dà vita e prodotti tipici di altissima qualità, simboli di un’eccellenza tramandata di generazione in generazione. Tali tesori vengono poi uniti e rielaborati in una cucina che valorizza gli ingredienti, esprimendone al massimo i sapori e i profumi.
Il marchio DOP
Se si parla di prodotti tipici del Cilento, non si può non iniziare dalle sue olive e dal meraviglioso olio dorato che da esse si ricava. Figlio di una tradizione secolare, che inizia dalla raccolta rigorosamente a mano, l’olio del Cilento ha ottenuto, nel 1998, il prestigioso ed ambito marchio DOP (Denominazione di Origine Protetta), attribuito dall’Unione Europea agli alimenti e alle bevande che provengono da una regione specifica e che vengono prodotti secondo un particolare processo tradizionale. L'olio del Cilento DOP si ottiene, infatti, dalla premitura di specifiche varietà di olive, tra cui la Pisciottana, la Rotondella, la Ogliarola, la Frantoio, la Salella e la Leccino. Queste varietà devono rappresentare almeno l’85% del totale, mentre all’ultimo 15% possono concorrere anche altri tipi, che però devono comunque essere presenti nell'area di produzione.
Il marchio DOP ricorre anche per altre vere e proprie icone cilentane, poste solidamente alla base di numerose ricette ed abbinamenti: la mozzarella di bufala, il fico bianco, e i vini Castel San Lorenzo e Cilento DOC. Un altro formaggio tipico è poi la Cacioricotta, che viene prodotto unendo il latte di capra e quello di pecora.
Sul versante dei liquori, si cita infine l'Amaro Teggiano, che viene prodotto nel borgo medievale di Teggiano, parte integrante del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, dal 1998 patrimonio dell'umanità UNESCO. Questo liquore artigianale, privo di conservanti e stabilizzanti, nasce grazie ad una soluzione idro-alcolica, infusa a freddo, di erbe aromatiche ed officinali tipiche delle terre cilentane. Equilibrato tra il dolce e l’amaro, il sapore di questo liquore rimanda il sentore di essenze floreali ed erbacee, tra le quali spicca il retrogusto dei fiori d’arancio.
E non solo...
Molto ricca e variegata è anche la produzione di salumi, tra cui spicca la cosiddetta soppressata di Gioi Cilento, un pregiato salume lardellato, affumicato e insaccato, la cui tradizione e lavorazione risalirebbero fino al XI secolo.
Nella tradizione gastronomica cilentana trova ampio spazio anche la lavorazione e la produzione della pasta, base della dieta mediterranea. Tra i formati di pasta tipici del Cilento vi sono ad esempio le lagane, lunghe strisce porose realizzate dal semplice connubio di acqua e semola di grano duro. Tra i dolci si citano invece i taralli, i murzeletti, i mestacciuoli al miele e le pastorelle di castagne.