La più vasta e sontuosa Certosa d'Italia
Straordinario emblema della magnificenza architettonica barocca, la Certosa di San Lorenzo è il primo complesso monastico fondato in Campania dall'Ordine Certosino, nonché uno dei maggiori complessi monastici in Europa.
Storia del complesso monastico
La costruzione della Certosa di San Lorenzo ebbe inizio nel 1306, per volontà di Tommaso Sanseverino, Conte di Marsico. Il Monastero, ubicato nel pianoro dominato dal centro antico di Padula, è uno dei più grandi d'Europa: la superficie totale supera i 50.000 mq, di cui oltre 30.000 di superficie coperta.
La Certosa venne fondata per motivi diplomatici e per finalità pratiche. Il territorio di Padula necessitava infatti di una vasta opera di bonifica delle paludi createsi in seguito alle piene del fiume Tanagro. L'Ordine Certosino aveva conoscenze e capacità per impegnarsi in tale attività. Il complesso monastico crebbe di importanza nel corso dei secoli, fino al dominio Napoleonico, quando gli ordini monastici vennero soppressi.
Durante questo periodo, la Certosa venne saccheggiata e spogliata di gran parte dei tesori accumulati, con la definitiva soppressione nel 1866. Dichiarata Monumento Nazionale nel 1882, è stata abbandonata per decenni ed utilizzata via via come carcere, caserma, scuola, e addirittura come campo di concentramento durante le due guerre mondiali.
Dal 1982, la Soprintendenza per i Beni Architettonici di Salerno ha intrapreso il lungo e complesso lavoro di restauro e rifunzionalizzazione degli spazi, che ha ricondotto l'antica struttura all'aspetto originario.
Nominata Patrimonio dell'UNESCO nel 1998, la Certosa di San Lorenzo è stata classificata come Museo nel 2014 ed afferisce al Polo Museale della Campania.
Patrimonio
Il Patrimonio custodito presso la Certosa comprende elementi ceramici e lapidei, tele, tavole, arredi lignei, una importante collezione di arte contemporanea e circa 2000 volumi, di varie epoche, che costituiscono il Fondo superstite della ricca Biblioteca dei Padri Certosini.
Ogni anno, nei giorni che anticipano la Notte di San Lorenzo, la Certosa diventa anche teatro di una particolarissima rievocazione storica riferita alla sosta a Padula dell’Imperatore Carlo V e del suo esercito, di fresco ritorno dalla battaglia di Tunisi. Era il 10 agosto 1535, e secondo la tradizione, i monaci certosini prepararono, in onore del sovrano e dei suoi soldati, una colossale frittata di ben mille uova. Ammirato dall'abilità dei cuochi e lusingato dall’ospitalità ricevuta, l’Imperatore ricambiò quindi la gentilezza della comunità monastica di Padula assegnando loro ulteriori privilegi.
Oggi, la ricostruzione storica, organizzata dalla Pro Loco di Padula, prevede la realizzazione, nella corte esterna della Certosa, della leggendaria frittata, che viene cucinata con migliaia di uova cotte in una gigantesca padella d’acciaio, sollevata e girata da un ingegnoso congegno meccanico dotato di contrappesi e tiranti.
Tra musica, balli e abiti tipici, la maestosa frittata da Guinness dei Primati viene poi offerta ai numerosi astanti che partecipano ai festeggiamenti, plaudendo, proprio come Carlo V centinaia di anni prima, alla maestria dei cuochi.